lunedì 16 dicembre 2013

Mamma dixit – intercettazioni creative. La prima lettera a Babbo Natale.


Il primo Natale di Marco è arrivato a soli due mesi dalla sua nascita. 
Il secondo ci ha sorpresi tra un’influenza intestinale, una tonsillite e la quarta, quinta o sesta malattia.

Ma quest’anno ci siamo: scriviamo la prima letterina a Babbo Natale. Molto più eccitati io e il suo papà, decisamente più distratto lui, ci apprestiamo a prendere carta e penna per scrivere al Lappone più famoso del mondo.

Già dalla scelta di carta e colori per scrivere, dovevo capire che il piccolo furfantello voleva divertirsi a prenderci in giro.
Foglio verde e matita rossa.
No, foglio azzurro e matita verde.
Anzi, voglio foglio azzurro e matita azzurra. 

“Ma non si vede niente, Marco!” e giù a ridere come un matto.
Mettere la mamma in difficoltà ha per lui un piacere quasi sadico.

Raggiungiamo un compromesso: foglio azzurro e matita rossa.

Inizio a scrivere sotto dettatura.
Io: "Caro Babbo…"
Marco: …"Natale oh oh oh" (per lui, il Natale non può mai essere separato dal suo verso rotondo)
Io: …"ecco cosa vorrei trovare sotto l’Albero di…"
Marco: …"Natale oh oh oh."

Io: “Marco, ora prova a dirmi cosa desideri... giocatoli, libri…”

Niente.

“Su Marco, qualcosa vorrai ricevere. Guarda che Babbo Natale (oh oh oh) può portare ai bambini t-u-t-t-o quello che vogliono.”

Mi guarda: "Tuuutto???"

“Certo! Vuoi un aiuto?”
Inizio ad elencare le sue passioni più conosciute:
“Topolino e Minnie?”
“I pesciolini?”
“Le costruzioni?”

Quando mi sto per arrendere al fatto che abbiamo l’unico bambino non interessato a Babbo Natale… vedo una luce nei suoi occhi. Una scintilla.

Io: “Allora? Hai deciso cosa vuoi sotto l’Albero???”

Marco: “Tìììì! Cocaccia grande ‘osì, Natale oh oh oh.”
(traduzione: “Per Natale vorrei una focaccia grande, grande.”)

Più che alla letterina di Natale, 
Marco stava pensando al suo primo menu di Natale.



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