martedì 19 novembre 2013

Less is more. Il bello degli uomini, visto dalle donne.


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Sì, devo ammetterlo, quando ho saputo di aspettare un maschio ho pianto. 
Volevo disperatamente una femmina, chissà perché.

Avevo paura che non ci saremmo capiti, che avrei visto in lui tutto quello che non mi piace degli uomini senza riuscire a correggerlo, che si sarebbe alleato con suo padre in una sorta di gioco di squadra senza arbitro.

Lo so, sbagliavo, ed è bello poterlo ammettere.

Partiamo da due o tre questioni pratiche che ho saputo subito apprezzare:

- Non ti arrivano camionate di tutine rosa confetto dalle mille zie che non aspettavano altro.
                                      
- Forse ti risparmi il mondo di Hello Kitty.

- Trovi anche scarpe senza paillettes.

- Sulla tua strada potresti non incontrare mai la bambola che mangia, sputa, ha la febbre con le convulsioni, si strozza mentre beve il latte, rutta… ma cosa facciamo i figli a fare allora?!

- Non devi interpellare Dolce&Gabbana per scegliere l’abbinamento del giorno.

- Se ti accorgi che non è proprio il più prestante della classe, puoi sempre pensare che tanto avrà carisma nella vita. (Non mentiamoci, per noi donne non è così: devo ancora incontrare chi considera “bella dentro” un complimento!).


Ma, per me, non era ancora sufficiente. Stavo cercando quella scintilla, quell’evento speciale che mi facesse scoprire finalmente il rapporto privilegiato tra madre e figlio.
E non lo trovavo, certo che non lo trovavo! Perché continuavo ad aggrovigliarmi in complicati ragionamenti femminili.

Finché, Marco, non mi ha illustrato la sua visione dell’universo.



Una parte del mondo è DONNA, come la mamma. 
L’altra parte, semplicemente, è non-mamma, quindi è DONNO.

Papà è donno.
Topolino è donno.
L’albero è donno ma la mela è donna.
La macchina è donna e il bus, ovviamente, è donno.
La maestra è donna, quando alza la voce, però, è donno.
Il nonno è donno ma la nonna, lo sanno tutti, è donna.
Barbapapa è donno, ma la sua dolce Barbamamma è donna.
Minnie è donna.
Pippo è donno e Pluto (annosa questione del perché sono entrambi cani, ma uno vive in casa con le scarpe e l’altro nella cuccia in giardino)… è bau-donno!


E queste, per una madre, sono grandi soddisfazioni.

Per qualunque stravaganza femminile, vista da un uomo. Passo la palla ai papà.




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