domenica 10 novembre 2013

La pubblicità ha distrutto il potere degli aggettivi più potenti. (Paul Valéry)


-82

È giusto, lo capisco. Tutti noi vorremmo riappropriarci di un uso meno smodato degli aggettivi. Dobbiamo disintossicarci dai superlativi assoluti che la pubblicità ci propina ogni giorno. Proviamo a vivere per un po’ senza tutti questi –issimi e punti esclamativi!

Ebbasta con la stupefacente brillantezza, pelle ultra-morbida e pance ultra-piatte, il bucato splendidamente splendente, l’inconfondibile scioglievolezza, capelli glossy glossy, sorrisi sublimi, ciglia dalla lunghezza illegale, capi extra brillanti, rotoloni lunghi il doppio…

Ma attenzione, genere umano, se non ne potete più degli aggettivi gonfiati col silicone che vi propina la pubblicità, non conoscete ancora la portata distruttiva dei diminutivi nel genere femminile.

Di seguito fornisco un po’ di esempi da far impallidire il trottolino amoroso e tutto il baraccone sanremese. Di alcuni sono la fonte diretta. Non mi tiro certo indietro.


Amorino di mammina… la mangiamo questa pappina?
Dove sono i miei piedini puzzosetti?
Cuoricino mio, hai finito il lattuccio?
Andiamo a casina a fare il bagnetto
…e poi tutti a nannina nel nostro lettuccio.
Cucciolino spuzzosetto
Nanerottolo
Puzzolino

Non manca mai la sfilza di frutta, verdura e animali della fattoria:
Patatino
Topolino
Pulcino
Polpettina adorata
Nocciolina
Di chi è questo bel pisellino?!
- Quasi sempre, segue pisciatona in pieno volto alla mamma.

Chi ha fatto una puzzettina? È uscita forse da questo bel culettino…???
- Qui, l’uso del diminutivo è ancor più fuori luogo. In quanto, tutti sanno che non si tratta mai di una puzzettina santa, ma di vere e proprie bombe chimiche e che la dolce creatura in questione potrebbe essere arrestata per ecoterrorismo!

Piccolo bignè ripieno di pannuccia
- Ecco appunto, sappiamo benissimo di cosa sono ripieni i nenonati. Vi posso assicurare che non si tratta di panna.

Fai un bel ruttino per la tua mammina
- Di solito segue un tremendo boato, che nemmeno a Cape Canaveral ci sono abituati.

Io, in chiara crisi iperglicemica:
Marcolino, vuoi biscottino, crackerino, yougurtino o fettina biscottata?
- Penso che Marco si sia rifiutato di rispondere.

Hai fatto cacchina acidella?
- E intanto stavano transennando la zona per mettere tutti in quarantena.

Oh, hai un buchino nel calzino?
- In questo caso, però, il buchino era grande come la Lombardia e il dito che ne usciva era un pelosissimo alluce di un 45 di piede.

Perché una mamma non smette mai di essere una mamma. 
A tutte le età.



Nessun commento:

Posta un commento