martedì 29 ottobre 2013

Advertising for people who don’t like advertising. (Kessels-Kramer)


Un grazie a Bill, dove ho letto questa meravigliosa storia creativa.

Kessels e Kramer: art director e copywriter, hanno fondato la propria agenzia ad Amsterdam, all’interno di una chiesa. E hanno scritto un libro di pubblicità per le persone che non la amano.

I due autori dicono di rivolgersi a chiunque lavori nell’industria creativa in senso lato. Non penso avessero in mente le mamme. Ma eccomi qui a rileggere alcune delle loro “leggi sulla creatività” e farle mie.


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NON SEGUIRE IL METODO DEGLI ALTRI.

Un invito a fare di testa propria e a non aver paura di sbagliare.
Qualunque modo tu scelga di essere mamma, assicurati che sia solo tuo.

Mamma superstar - i figli ce li ho solo io e sono anche più intelligenti dei tuoi
Mamma chioccia - al parco rivestono i loro figli con ginocchiere e caschetto. Al mare con tutine da sub fatte su misura
Mamma soldato Jane - la trovi appollaiata sul punto più alto dello scivolo. Di solito i figli la guardano straniti, perché soffrono di vertigini
Mamma Signorina Rottermaier - la vedi raramente perché affida l’educazione degli eredi alla tata di madrelingua inglese
Mamma Candy Candy - ma è la mamma che porta il figlio al parco o viceversa?
Mamma Wonder Woman - riesce a fare un’importante telefonata di lavoro, mentre si intrattiene a chiacchierare con le altre mamme e gioca col figlio a nascondino
Mamma in carriera cinque palmari, due pc, tre tablet… ma suo figlio dov’è?
Mamma Biancaneve - prende in considerazione solo nidiate dai 7 figli in su
Mamma karakiri - propone al figlio e ai suoi amici giochi assurdi e pericolosi, di cui si prende tutta la responsabilità. Ma perché?
Mamma macaco - seduta su una panchina, spulcia i figli neanche fossimo nella giungla
Next top mamma - lei non cammina: sfila. Ma la cacca fuori dal pannolino, la fa anche tuo figlio, cara!
Mamma prof  “se non la smetti, ti prendi un castigo. Se metti ancora le mani nella terra andiamo a casa. Tre sul registro e al posto!”
Mamma multietnica - parla 5 lingue ed educa il figlio all’integrazione tra i popoli. Ma il bimbo ha appena dato dello “stronzo puzzone” al mio… l’italiano lo conosce bene!
Mamma miope  “Luca non salire così in alto! Stai attento a scendere dallo scivolo.”
“Scusa, guarda che quello non è Luca: è mio figlio.” 
“Oddio! Mi sono confusa. Luuuuca????”
Mamma mia! "ammor e’ mammà, jamme a casa che t’aggio fatto ‘a pizza co’ ‘a pummarola ‘n coppa."


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